LUCIO BATTISTI 2 (I MITI MUSICA VOL. 19)

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LUCIO BATTISTI 2 (collana I Miti, vol. 19)
CD BMG Ricordi / Numero Uno 74321 729782 – MITI 01019; 4 gennaio 2000
Un’avventura • Io vivrò (senza te) • Fiori rosa, fiori di pesco • Il tempo di morire • Anna • Dieci ragazze • La canzone del sole • Comunque bella • Confusione • Il nostro caro angelo.
Art direction: Giacomo Callo.
Progetto grafico: Roberta Piccardo.
Digital master: Giuseppe Olivieri.
Copertina di Luciano Tramontano.
Due diverse edizioni, una distribuita nelle edicole con fascicolo e una nei normali canali di distribuzione con libretto più corposo contenente una breve presentazione per ogni brano, una prefazione a cura di Ferdinando Fratarcangeli ed i testi delle canzoni Fiori rosa, fiori di pesco, La canzone del sole e Il nostro caro angelo.
Ristampato nel 2007 per la grande distribuzione.
Clicca qui per leggere la prefazione
Mogol: un poeta per amico
Nel contesto artistico-musicale, Battisti è stato importante per Mogol nella stessa misura in cui quest’ultimo lo è stato per Lucio. Mogol ha saputo rivestire con grande poesia le composizioni del musicista reatino. Mogol, il cui vero nome è Giulio Rapetti, è figlio di Mariano Rapetti, altro paroliere di prestigio, per lungo tempo direttore del settore leggero della Dischi Ricordo. Giulio inizia l’attività di paroliere proprio accanto al padre, seppure poco incoraggiato, scrivendo il primo testo dal titolo “Mama guitar”. Proprio la scarsa fiducia nutrita in lui dal padre porta Giulio a scrivere di nascosto i testi usando uno pseudonimo: Mogol, nome preso in prestito da una dinastia indiana. Invia le sue canzoni alla stessa Ricordi, collaborando con altri autori e nuovi cantautori: Carlo Donida, Gianfranco Reverberi, Gino Paoli e altri. La prima incoraggiante affermazione la coglie nel 1960 al Festival di Ancona, con “Non dire I cry”. Poi, Wilma De Angelis e l'”urlatrice” Mina, lanciano “Briciole di baci”. Il paroliere dovrà aspettare poco meno di un anno prima di consacrarsi autore di grande successo. Cosa che si verifica nel 1961 con “Al di là”, che vince il Festival di Sanremo grazie a Luciano Tajoli e Betty Curtis, in un’edizione ricca di nuovi autori e cantautori emergenti: Giorgio Gaber, Edoardo Vianello, Pino Donaggio, Umberto Bindi, Gianni Meccia, Tony Renis, Gino Paoli e Adriano Celentano, autore di “24 mila baci”. La prestigiosa vittoria sanremese impone il giovane paroliere all’attenzione delle case discografiche. Nascono così altri successi, fra cui “Prendi una matita” di Mina, “Bambina bambina” di Tony Dallara (prima classificata a Canzonissima ’61), “O mio signore” (prima nelle classifiche grazie a Edoardo Vianello) e altre, comprese le traduzioni di moltissime cover hit internazionali prevalentemente beat come “C’è una strana espressione nei tuoi occhi”, “Che colpa abbiamo noi” e “È la pioggia che va” dei Rokes, “La casa del sole” (The house of rising sun, degli Animals) per i Marcellos Ferial, “Io ho in mente te” dell’Equipe 84, “Sognando la California” dei Dik Dik e molte altre, compresa la “linea verde”, una serie di brani pacifisti (aveva già tradotto nella nostra lingua le canzoni più significative di Bob Dylan) rivolti contro la guerra. Alla fine del ’65, l’incontro con Lucio Battisti grazie a Christine Leroux della Ricordi, che consiglia di affiancare le musiche del giovane autore reatino al “veterano” Mogol. Quando poi il fenomeno Battisti esplode, il sodalizio si rafforza: “Acqua azzurra acqua chiara”, “Mi ritorni in mente”, “Fiori rosa fiori di pesco”, “Emozioni” e “Pensieri e parole”, sono 45 giri che vanno tutti a occupare il vertice delle classifiche di vendita. Da qui nasce l’idea di Mogol – con suo padre Mariano e Sandro Colombini – di fondare un’etichetta discografica denominata Numero Uno. Ne faranno parte altri artisti: gli emergenti Edoardo Bennato, Ivan Graziani e un giovanissimo Mango, Bruno Lauzi, Adriano Pappalardo e il gruppo Flora, Fauna & Cemento. Dopo la separazione da Battisti, che avviene nel 1980 con l’album Una giornata uggiosa, Mogol collaborerà con altri artisti: Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi e, ultimo in ordine di tempo, Adriano Celentano. Oltre a proseguire l’attività di autore di testi, è ideatore, insieme a Morandi, della Nazionale di Calcio Cantanti, progetto creato per raccogliere fondi a scopo benefico. Oggi Mogol dirige una vera e propria “università della canzone”, una palestra per quanti aspirano a entrare nell’affollatissimo mondo della musica; un universo che mantiene alta la sua stella più luminosa: Lucio Battisti
Fernando Fratarcangeli
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NASTRI
LUCIO BATTISTI 2 – I MITI VOL. 19
Musicassetta BMG Ricordi 74321 729784; gennaio 2000.
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