Le 100 canzoni di Lucio Battisti, in linea

Le 100 canzoni di Lucio Battisti E dopo lungo peregrinare per le italiche autostrade siamo riusciti a reperire il cofanetto di cui al titolo, distribuito esclusivamente nelle catene di negozi di una nota società di vendita di merci e servizi per i viandanti.

Tra l’uscita di questa pubblicazione (primi giorni di agosto) e il suo reperimento (Venerdì), abbiamo ricevuto un congruo numero di email di lamentela (a volte anche di aggettivi e sostantivi non proprio eleganti) nei riguardi di chi ha svolto il lavoro di missaggio.
Com’è d’uso nel nostro sito, sebbene non sia un testata giornalistica, pubblichiamo un sunto (ma proprio stringato e ringraziateci!) di questi report e diamo il diritto di replica a chiunque sia titolato a farlo.
Per obiettività aggiungiamo che chi Vi scrive [che al momento parla in terza persona come i pellerossa dei fumetti] ha riscontrato una fondatezza di queste esposizioni ascoltando più volte [sigh] i sei cd, ma lasciamo a voi il giudizio finale… ammesso che riusciate a trovare il cofanetto.

Luisa Rossi irrompe dopo i primi tre brani con volume più alto, già dai primi colpi di batteria si sente la differenza.
La mia canzone per Maria con il missaggio del volume alto, non sembra essere l’originale.
Acqua azzurra acqua chiara, volume basso.
Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto, alto, non è il missaggio originale!
Dolce di giorno, volume basso.
Uno in più, non è il missaggio originale, rumori di fondo.
Mi ritorni in mente e Non è Francesca, volume basso.
Il vento, non è il missaggio originale.
Il tempo di morire, volume basso, intro di chitarra mozzato.
Prigioniero del mondo, non è il missaggio originale, rumori di fondo
Nel cuore nell’anima, versione super rimissata in 24 bit d.r., stereofonica, alto rispetto a tutti gli altri brani.
Comunque bella e A Song to Feel Alive, volume basso.
Sognando e risognando, Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi, Confusione, La canzone della terra, Insieme a te sto bene, I giardini di marzo, volume basso.
Insieme a te sto bene con volume alto.
Le tre verità, alto, sembra in 24 bit.
La luce dell’est, volume basso.
La collina dei ciliegi, missata male, gli archi sintetici in certi punti non si sentono.
La compagnia, rimissata?
Anima latina, sembra essere un missaggio mai sentito prima.
No dottore, volume basso.
Elena no, volume alto.
L’aquila, volume basso.
Il leone e la gallina, alto, sembra 24 bit d.r.
… e penso a te, volume basso.
Sì, viaggiare, (versione corta) ad un certo punto rallenta.
Prendi fra le mani la testa, volume strumentazione alto, voce bassa.
Gente per bene e gente per male, volume basso.
Only, volume basso.
Vento nel vento, volume basso.
Keep on Cruising, volume basso.
Ma è un canto brasileiro, missaggio basso, l’inizio a cappella quasi non si sente.
Una donna per amico (versione corta) non è il missaggio originale.
Neanche un minuto di ‘non amore’, tutto basso.
The Sun Song, volume basso, con i controcanti tenuti così bassi di volume sembra una versione diversa dall’originale.
Come si fa a mettere E già (che sembra rimissata) dopo Era? (tra l’altro in mono).
La tua felicità, bassissimo seguita da Abbracciala abbracciali abbracciati con volume alto.
Gelosa cara, alto rispetto all’originale, forse in sottofondo rumore.
Soli, bassissimo.
Da Era a Soli, passando tra gli altri brani, a livello di differenze di volumi e missaggi sembra di andare sulle montagne russe.
Io ti venderei, bassina, soprattutto rispetto agli altri brani dello stesso album ascoltati precedentemente.
Ho un anno di più, ma ho due volumi in meno!
Nel sesto cd si notano ancora di più le differenze di volume tra un brano e l’altro.
Il monolocale e Questo amore sono bruttissimi, soprattutto in cuffia, quasi inascoltabili, un crimine nei confronti delle versioni originali; ascoltare per credere.
Dopo tre brani estratti dai “bianchi”, finale con Con il nastro rosa a volume basso. (almeno è la versione lunga!).